Decreto Caivano, Meloni: “Nessuno vuole sbattere in galera bambini di 12 anni”
Scritto da Nicola Schievene il 7 Settembre 2023
(Adnkronos) – "Nessuno vuole sbattere in galera bambini di 12 anni". La presidente del consiglio Giorgia Meloni oggi con queste parole illustra le norme contenute nel decreto Caivano in conferenza stampa. "C'è il tema che prevediamo l'arresto in flagranza, anche per alcuni reati per i quali non era previsto fino a oggi, dai 14 ai 18 anni: perché oggi se un ragazzo di 15 anni gira armato con una pistola carica non si può arrestarlo. E io francamente penso che questo non sia più affrontabile nell'attuale situazione". "Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione. Se l'uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perché, chiaramente, nell'utilizzo di questi minorenni da parte della criminalità organizzata non ci sarebbero state particolari conseguenze", ha puntualizzato la presidente del Consiglio. "Cerchiamo di lavorare per organicità di materia. Abbiamo deciso di avviare una strada molto precisa". "Abbiamo deciso di provare a dimostrare che se ci si mette con buona volontà le cose possono cambiare davvero, è una sfida non semplice. Oggi in Cdm abbiamo adottato delle norme che ci consentono di dare vita ai primi impegni che abbiamo assunto" a partire da "una maggiore presenza delle forze ordine, al netto della bonifica del territorio".
"Quando il ministro Roccella ha citato l'età in cui si stima oggi il primo accesso ai siti pornografici tra 6 e 7 anni ho visto la faccia di qualche mamma terrorizzata ed è più o meno la faccia che ho fatto io quando ho scoperto questo dato" ha detto in conferenza stampa la premier Giorgia Meloni, parlando delle norme contenute nel dl Caivano. "Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci faccia era pericoloso, e invece penso che "il Consiglio dei ministri di oggi "sia il segno di uno Stato che decide di mettere faccia anche su materie che sono molto complesse e difficili da risolvere". In alcune zone del Paese, ha proseguito la presidente del Consiglio, "lo Stato ha indietreggiato" mentre "noi proponiamo un modello per il futuro" perché "c'è un'alternativa al degrado e all'abbandono". "Abbiamo messo in campo i primi provvedimenti'', stanziando ''30 milioni di euro. Non pensate che il governo ritenga che siano sufficienti''. ''Verranno stanziate tutte le risorse che saranno necessarie per vincere questa sfida'' spiega. Per quanto riguarda, invece, il centro sportivo di di Delphinia Caivano, ribadisce, "abbiamo preso l'impegno di riaprirlo entro la primavera del 2024''. ''Ci tenevo a stare qui, ma vi chiedo scusa perché questa conferenza stampa è un Telethon… Sembra una conferenza Telethon…'' conclude, infine, con una battuta la premier il suo lungo intervento della conferenza stampa, dopo il Consiglio dei ministri che ha varato il decreto Caivano.
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