Editoria, Marra (Adnkronos): “Il vero sogno? Andare sempre avanti, come Ulisse”

Scritto da il 14 Aprile 2024

(Adnkronos) – "Di sogni ne ho coltivati tanti e ho avuto la fortuna di realizzarne più d’uno. Ma il vero sogno è quello di non fermarsi, di non dormire sugli allori, di non tirare mai i remi in barca. È il mito di Ulisse, che non per caso approda anche in Calabria. Alla mia età potrei guardare indietro con una certa soddisfazione e decidere che ci si può accontentare. Ma poi invece ci si rende conto che dentro di noi c’è una molla che spinge ad andare sempre oltre". A parlare in un'intervista a CalabriaLive è il fondatore dell'Adnkronos e presidente del gruppo Gmc Pippo Marra, al quale il quotidiano digitale dei calabresi nel mondo dedica la storia di copertina firmata da Santo Strati. Marra rivendica la sua 'calabresità'. "Fa parte della mia vita e della mia personalità. D’altra parte, come si dice oggi, il mondo è 'glocal', un impasto di ragioni ataviche e di apertura verso altri territori e culture. L’importante è non dimenticare mai le proprie origini. Tanto più quando quelle stesse origini appartengono a un’infinità di persone che si sono distinte e realizzate trovandosi a dover uscire dai propri confini di casa. È stato il mio caso, e quello di moltissimi altri. Molti dei quali hanno dato lustro alla loro terra anche da lontano, migrando e piantando radici in mondi lontani". L'editore dell'Adnkronos individua la ricetta del successo dell'agenzia da lui fondata nella "capacità di scrutare un mondo più vasto di quello che domina le prime pagine" . Poi aggiunge: "Di amici ne ho e ne ho avuti tanti. Ma tutti questi nostri legami per me non sono mai per me la ragione di un’esibizione, tanto meno di un’ostentazione". Un rapporto speciale è stato quello con Francesco Cossiga: "Con lui ho avuto una lunga consuetudine, fin da prima che diventasse Capo dello Stato, e lungamente anche dopo, negli anni che per lui furono più amari. Ricordo con emozione tante conversazioni che spaziavano dai destini politici agli aspetti più umani, quasi intimi. Cossiga era un uomo di profonda cultura, di grande passione pubblica ma anche di umanità curiosa, affettuosa, mai banale. Ho sempre tenuto per me quelle conversazioni ed esse continueranno a restare dentro di me".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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